Originariamente Scritto da
_sabba_
Tre like di seguito, e ci stanno tutti!
Vorrei solo far notare che il bicilindrico parallelo sta diventando il motore più utilizzato sulle moto, ad iniziare dalle piccole cilindrate (250/300cc) fino alle maxi (1200cc).
Il motivo c’è, anzi i motivi ci sono.
Semplicità, robustezza, ecletticità (a seconda della configurazione dei perni di biella, è possibile caratterizzare in modo molto differente l’erogazione e la “sportività”), peso, rendimento, facilità di manutenzione, costi, ecc…
Svariate moto molto sportive adottano il bicilindrico parallelo, ma anche tante paciose Tourer o custom.
È un motore che va bene per fare (quasi) tutto, ed è effettivamente il più comune montato sulle moto in commercio
Il monocilindrico è un buon motore, ancora più semplice ed economico del bicilindrico parallelo, ma con tanti limiti (erogazione sporca ai bassissimi regimi, poco allungo, vibrazioni, assenza di “backup”).
È romantico, un “pezz’e core”, ma è il passato.
Rimane nelle piccole cilindrate, dove il rendimento è migliore (la cubatura unitaria di maggior rendimento è attorno ai 400cc), ma è diventato un motore senza particolari velleità sportive (come lo era il 690cc austriaco, una bestia mai doma).
È indicato per le moto entry level, che di fatto hanno sostituito le motoleggere 125cc (che a causa delle norme vigenti ora montano motori praticamente morti, che definisco dei tombini scoreggianti).
Un bel mono per girare in città ci sta in un garage assieme ad altre moto, ma non si può pretendere più di tanto dal “piccolo pompone” ( è uno dei pochi casi in cui non si può usare il diminutivo)…