salvo.macca
16/03/2013, 10:13
109075
« Cinquantacinque punti in testa, di cui ventuno solo a un orecchio. Sei dita rotte. Quattro costole. Un gomito. Spalle lussate a volontà e una clavicola fratturata. Distorsioni varie alle gambe. Un collaterale rotto e una sublussazione del ginocchio. Uscite dal campo per infortunio: nessuna. »
Questo è un passo dell'Autobiografia di Andrea Lo Cicero, capitano e recordman di presenze della nazionale italiana di rugby, il quale ha annunciato il suo addio alla Nazionale dopo 103 presenze.
Lo Cicero, catanese, detto "Il Barone" poichè di famiglia con discendenze nobiliari, è l'immagine del rugby italiano, di quello sport emblematico perchè apparentemente violento e duro, ma che invece è forse l'unico sport rimasto basato su sani principi di lealtà e rispetto.
Il Barone chiude la sua carriera azzurra oggi, al termine del match Italia-Irlanda all'Olimpico. Ieri l'annuncio del campione: "Ho 37 anni, mi sarebbe piaciuto giocare la mia quinta Rugby World Cup nel 2015. Ma ne avrò 39 quando la squadra volerà in Inghilterra. E' arrivato il momento di lasciare spazio ai giovani, che non mancano. Quella di domani sarà la mia ultima partita in Nazionale. A fine stagione lascerò il rugby giocato, continuerò ad allenarmi e sarò a disposizione per i due anni a venire di chi potrà avere bisogno di me come joker medicale ma, dopo tante battaglie, è il momento di dire basta. Dall'azzurro ho avuto tutto, sono stati quattordici anni indimenticabili, ringrazio tutti gli allenatori ed i compagni che hanno condiviso il mio cammino".
Mi sembrava doveroso rendere omaggio a questo sportivo vero, mio conterraneo, con il quale condivido anche lo stesso giorno di nascita... (non l'anno... :cry:)
Andrea Lo Cicero - Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Lo_Cicero)
« Cinquantacinque punti in testa, di cui ventuno solo a un orecchio. Sei dita rotte. Quattro costole. Un gomito. Spalle lussate a volontà e una clavicola fratturata. Distorsioni varie alle gambe. Un collaterale rotto e una sublussazione del ginocchio. Uscite dal campo per infortunio: nessuna. »
Questo è un passo dell'Autobiografia di Andrea Lo Cicero, capitano e recordman di presenze della nazionale italiana di rugby, il quale ha annunciato il suo addio alla Nazionale dopo 103 presenze.
Lo Cicero, catanese, detto "Il Barone" poichè di famiglia con discendenze nobiliari, è l'immagine del rugby italiano, di quello sport emblematico perchè apparentemente violento e duro, ma che invece è forse l'unico sport rimasto basato su sani principi di lealtà e rispetto.
Il Barone chiude la sua carriera azzurra oggi, al termine del match Italia-Irlanda all'Olimpico. Ieri l'annuncio del campione: "Ho 37 anni, mi sarebbe piaciuto giocare la mia quinta Rugby World Cup nel 2015. Ma ne avrò 39 quando la squadra volerà in Inghilterra. E' arrivato il momento di lasciare spazio ai giovani, che non mancano. Quella di domani sarà la mia ultima partita in Nazionale. A fine stagione lascerò il rugby giocato, continuerò ad allenarmi e sarò a disposizione per i due anni a venire di chi potrà avere bisogno di me come joker medicale ma, dopo tante battaglie, è il momento di dire basta. Dall'azzurro ho avuto tutto, sono stati quattordici anni indimenticabili, ringrazio tutti gli allenatori ed i compagni che hanno condiviso il mio cammino".
Mi sembrava doveroso rendere omaggio a questo sportivo vero, mio conterraneo, con il quale condivido anche lo stesso giorno di nascita... (non l'anno... :cry:)
Andrea Lo Cicero - Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Lo_Cicero)